Il cibo è cultura

editoriale | La complessità dell’istinto più antico

di Gloria Ciapponi

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«Non c'è amore più sincero di quello per il cibo» [George Bernard Shaw]

«Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene.» [Virginia Woolf]

«Verrò, ma deve essere una cena seria. Odio le persone che prendono i pasti alla leggera.» [Oscar Wilde]

L’essere umano compie l’atto del mangiare da quando nasce fino a quando muore e ciò che sceglie di introdurre nel proprio corpo condiziona la sua qualità della vita, nonché il suo benessere fisico e psicologico. Essendo un’azione naturale che si ripete quotidianamente, molte volte diviene un gesto che compiamo in maniera automatica. La maggior parte delle volte consumiamo i nostri pasti parlando con qualcuno, pensando a ciò che dovremo fare dopo, incuranti di ciò che abbiamo nel piatto.

Ma mangiare è un atto complesso che ha sinonimi interessanti come nutrire o alimentare: con il termine 'nutrizione' ci si riferisce alla funzione biologica vitale attraverso cui il nostro organismo trasforma e assorbe le sostanze nutritive contenute nei cibi, che permettono la crescita e la vita dell’organismo. Con 'alimentazione' invece, si intende l’azione di introdurre del cibo nel corpo; mentre col termine 'mangiare' compiamo un’operazione attraverso la quale, oltre a immettere del cibo nel nostro corpo, portiamo dentro di noi affetti, valori, tradizioni e usanze che fanno parte della nostra cultura.

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Il rapporto che ognuno di noi ha con il cibo e che sta alla base delle nostre abitudini alimentari è il risultato della complessa interazione tra fattori psicologici e fattori socioculturali, cioè tra dieta e vissuto. Inoltre il cibo non nutre solo il corpo ma anche le relazioni creando occasioni di intimità, di legami, convivialità e scambio; e questo vale in senso universale anche con importanti differenze: oltre alle sostanze nutritive il cibo porta con sé affetti ed emozioni che sono alla base dei nostri comportamenti e delle nostre scelte, comprese quelle alimentari. A volte infatti si mangia per rabbia, per solitudine, per placare l’ansia, persino per noia, per distrazione, per consolazione, modalità spesso dannose perché rischiano di generare stili alimentari disfunzionali.

Tra emozioni e abitudini alimentari esiste un rapporto speculare: determinate emozioni possono indurre il desiderio di alcuni cibi e, viceversa, determinati alimenti possono influire sullo stato emotivo. La consapevolezza di questi processi deve aiutarci a coltivare uno stile di vita volto alla ricerca del benessere psicofisico e relazionale, che a sua volta si rifletta su un sano rapporto con il cibo stesso.

Ma torniamo agli aspetti culturali del cibo: l’origine di un piatto, il suo nome, la sua ricetta, il significato delle consuetudini che ruotano attorno alla tavola non sono meno importanti degli ingredienti e delle fasi di preparazione di una pietanza. Il cibo è un’esigenza di vita e un linguaggio artistico e accompagna qualsiasi forma espressiva: visiva, letteraria, musicale, cinematografica, ecc.

dieta mediterranea bruschetta

Melanzane - dieta mideteranea

Per rimarcare l'importanza del cibo come patrimonio culturale, l’UNESCO ha inserito nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità la «Dieta Mediterranea», intesa non solo come insieme di ricette e alimenti, ma anche come competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione.

È evidente che il legame tra società, cultura e cibo sia forte, ma un grave impoverimento culturale moderno, la perdita delle tradizioni culinarie e alimentari, la crisi economica, l'aggravarsi degli squilibri sociali ed economici, la frenetica vita moderna,  l'aumento delle patologie correlate a un'alimentazione scorretta, talvolta creano uno squilibrio che porta a conseguenze pericolose mentre dovremmo ritrovare un nuovo contatto con il mondo, un nuovo modo di pensare, di produrre, di intendere il corpo e la cura di esso stesso, armati di rispetto e di curiosità.

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