La colonia estiva di Roncaglia di Civo

La storia di un progetto voluto dai nostri nonni per la comunità

 

costruzioneLa casa di cura in costruzione a Roncaglia di Civo (SO)

Questa bella storia inizia negli anni trenta del secolo scorso, quando la popolazione di Roncaglia di Civo (SO) dona a INAM (Istituto nazionale per l'assicurazione contro le malattie) alcuni dei propri terreni.

[Prima parte]

Fino a quel momento erano destinati a prati. Scopo dell'operazione quello di costruire una struttura destinati ad attività aggregative e sociali. Tra le prime ipotesi di utilizzo dell’area vi fu la realizzazione di una struttura che avesse il compito di ospitare e curare i malati di TBC. L'idea di costruire un apposito edificio come sanatorio alpino, maturò avendo come obiettivo la salute dei malati, avendo cura di scegliere la balconata più panoramica della bassa Valtellina (895 metri s.l.m.). Questo territorio era già allora ricco, non solo di scorci mozzafiato, ma anche di profumi e colori tipici dello scenario alpino più suggestivo, e anche se il tasso demografico era calato negli anni, restava un complesso e vivace borgo abitato da gente forte, genuina e generosa. Questo progetto non venne però realizzato, poiché si scelse Sondalo come sede per la realizzazione del sanatorio, da cui poi nacque l’attuale struttura ospedaliera. Nel frattempo, a Roncaglia, INAM (Istituto Nazionale per le Malattie) concretizzò il progetto individuando e definendo la destinazione della struttura: si decise infatti di costruire una colonia estiva destinata ai figli dei propri iscritti, attività che entrerà in funzione nel corso degli anni '30. La costruzione dell’edificio vide la partecipazione attiva della popolazione: la gente era così motivata rispetto a questo progetto che, non si limitò a donare i terreni necessari: si racconta che le persone trasportavano la sabbia e i materiali dentro i “gerli”, percorrendo a piedi e in salita i sentieri con grandi pesi sulle spalle, spendendo grandissime fatiche per quel progetto che veniva sentito come “proprio” da tutta la comunità.

costruzione delloca 1Nel dopoguerra la colonia di Roncaglia venne interessata dal processo di riorganizzazione delle attività degli enti assicurativi e dalla nazionalizzazione dell’energia elettrica con la costituzione dell’Enel nel 1962, tanto che, in quegli anni, venne utilizzata come colonia estiva dei figli dei suoi dipendenti fino ad arrivare agli anni '90 quando si avviò il lungo e complicato processo di liquidazione dell’I.N.A.M. In quegli anni, la presenza di questa colonia, con i suoi affollati turni estivi, permise lo sviluppo di un importante indotto economico nei paesi della costiera, in particolare durante gli anni '60. ‘70 e '80. La giornata dei ragazzi era caratterizzata da cure climatiche, educazione fisica e momenti ricreativi. Molti degli ex ospiti raccontano di aver trascorso diverse estati in quella colonia e di avere ancora ricordi bellissimi; nonostante la nostalgia per la famiglia, il posto era talmente accogliente che le giornate passavano in fretta giocando e correndo in lungo e in largo nei boschi e facendo bellissime passeggiate. Qualcuno ricorda perfino che si faceva a gara a chi riusciva a scorgere il leggendario Umetìn de Pesolda, l’ometto della pineta, che si diceva portasse fortuna. Era l’Italia delle vacanze in colonia, simbolo di un’epoca florida e fertile che ha lasciato in eredità un patrimonio di ricordi e di strutture da riconvertire.

La vita della colonia arrivò fino alla fine degli anni '80, da quel momento calarono significativamente le richieste per questo tipo di servizio che cesserà del tutto nel 1991. Il modello pedagogico delle colonie, a base di disciplina e carboidrati, era entrato definitivamente in crisi. Enel chiuse quindi il servizio di colonia estiva, e iniziò, in conseguenza alle complesse vicende di IRI, anche la lunga liquidazione di INAM. Iniziò così una fase molto delicata, complessa e terribilmente difficile sia per la struttura in sé, ma, soprattutto, per la comunità di Roncaglia, che assistette per anni a questi complessi passaggi, senza riuscire, in un primo momento, ad imporre un proprio punto di vista sulla destinazione di questo edificio così significativo per tutti.

[Continua...]

 

vista delloca 1Vista dalla nuova casa di cura di Roncaglia


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Devolvendo il 5 per mille alla Fondazione Pedroli Dell'Oca Onlus per il sostegno agli anziani attraverso la realizzazione di una casa di cura e una residenza sanitaria assistenziale a Roncaglia di Civo.  

1. Inserire il codice

91014530140
Fondazione Pedroli Dell'Oca Onlus 

2. Apporre la firma

Grazie di cuore!

Giulia Pedroli Dell'Oca - presidente  

 

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