Il cibo

Il quadro sulla tavola

Un momento sublime

di Andrea Basci

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È lì che se la gode, nel piatto, tenuto in caldo, cullato da mani esperte e amorevoli; aspetta fremente l’ultimo tocco, dita leggere e precise a sistemare curati dettagli, invisibili.

Gocce colorate scivolano tra i colori.
Creazioni preziose destinate a un effimero destino che tutti i sensi abbracciano voluttuosi e contemplano in silenzio il quadro sulla tavola.
Nella sublimazione di quel momento, quando lo sguardo accarezza l’opera scolpita da luci imperiose, riflessi di diamanti che mostrano il genio, lì, nell’attimo fumante, il sensore si prende in gran velocità il gomitolo delle sensazioni, la poesia, l’arte e la sapienza del cuoco.

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Da lì in avanti l’immagine deve solo occuparsi di trasmettere a chi la osserva, tutto il sapere, l’esperienza e il talento.
Un cuoco ha tra le mani quel che necessita all’arte.
La lista è vicina, qualche riga annotata e la magia di unire ingredienti solo pensati a far suonare nel piatto tutta l’orchestra.
Arte antica, cuochi illuminati che dettano ancora le regole ai fornelli, vecchi libri sfogliati con attenzione scritti da apostoli cucinieri a disegnare tavole imbandite dove i pensieri assaporano le pietanze prima ancora di essere cucinate.

 

vaso verdure basci AND 3388 640bE una volta in tavola, dopo che la fiamma ha lavorato con attenzione, guidata da mani esperte e governata con sapienza, i colori e i sapori esplodono negli occhi e nel palato.
È quello il momento da disegnare con gran velocità, il momento che racchiude sapori e colori, che conserva l’essenza della cucina e profuma l’anima ogni volta che il libro si sfoglia.

Libri dei ricordi, titoli che riportano a giorni speciali, tavole imbandite e mani che si intrecciano e sfiorano; posate elettriche capaci di scosse veloci sul collo che scendono a rabbrividire di gioia.
Il piatto negli occhi, tutti i sensi all’erta a ricordare momenti speciali.

 


fotografie: © Andrea Basci

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