Il futuro

Futuro sostenibile nelle Alpi

Valposchiavo, dove lo sviluppo scaturisce dai contrasti

di Niccolò Nussio

valposchiavo

Valposchiavo con il lago omonimo

La Settimana Alpina, tenutasi in Valposchiavo nel mese di settembre 2012, è stata l'occasione per presentare agli altri paesi alpini come la valle del Trenino Rosso del Bernina intenda progettare il suo futuro in modo sostenibile.

Un futuro che passa attraverso cinque punti fondamentali: la questione energetica, il rapporto fra economia innovazione e formazione, l'agricoltura, la mobilità sostenibile e il recupero dei nuclei storici.
Questi temi, comuni a molte regioni di montagna, racchiudono sia un potenziale di sviluppo che di conflitto. E proprio qui sta il punto. Sviluppo e conflitto non sono da vedere come poli distanti, ma come elementi in stretta relazione fra loro. Per farla breve: uno sviluppo sostenibile scaturisce dai contrasti. Lo spiega bene l'ingegnere agronomo ed esperto di economia agraria Gianluca Giuliani: "La sostenibilità non è cosa idilliaca e raggiunta per sempre, ma un perenne trovare delle soluzioni fra gli interessi contrastanti delle sue tre componenti: ecologia, socialità ed economia".

viadotto brusio 241011

Il Trenino rosso del Bernina al Viadotto elicoidale di Brusio
Un secolo fa, da conflitti legati al terreno e susseguenti discussioni fra contadini e ferrovia si è arrivati all'idea della realizzazione del Viadotto di Brusio. Soluzione che negli anni ha conservato tutta la sua validità. Ma anche la Valposchiavo dei giorni nostri può essere presa quale esempio per ciò che significa vivere la sostenibilità. Progetti economici come l'ampliamento della stazione ferroviaria di Poschiavo e soprattutto la costruzione di una centrale ad accumulazione da 1000 megawatt, vale a dire il Progetto Lagobianco della multinazionale dell'energia Repower, hanno portato le componenti della sostenibilità a scontrarsi e a cercare il dialogo. Di poco tempo fa è a questo proposito l'azione di protesta degli agricoltori di Poschiavo, i quali hanno recintato con dei nastri bianchi e rossi i 30 ettari di terreno che rischiano di essere sacrificati sull'altare di queste due opere.

rivitalizzazione poschiavinoLa rivitalizzazione del Poschiavino ha incontrato grandi opposizioni

Da questi contrasti ne consegue che se da un lato i promotori dei progetti si vedono confrontati con una serie di criteri e rivendicazioni ambientali, dall'altro pure gli attori ecologici e sociali devono concedere qualcosa. Tanto che un'esponente di rilievo come Silva Semadeni, parlamentare svizzera e presidente dell'organizzazione Pro Natura, ha recentemente affermato che certi interventi sull'ambiente vanno accettati, perché permettono di mantenere e creare posti di lavoro anche per i giovani. Dichiarazione quest'ultima che abbraccia tutte e tre le componenti della sostenibilità: economia, se si pensa alle attività delle aziende, ecologia, se si pensa al paesaggio da proteggere, socialità, se si pensa alle possibilità d'impiego e di realizzazione professionale e personale per i giovani ma non solo.

Dopo questa breve illustrazione vale la pena guardare un'altra volta la descrizione data all'inizio dell'articolo, ossia "la sostenibilità è un perenne trovare delle soluzioni fra gli interessi contrastanti delle sue tre componenti". Si capisce allora che un futuro sostenibile passa soltanto attraverso i contrasti e un dialogo fra le parti. Se gli attori ecologici, per tornare all'esempio di prima, non alzassero la voce di fronte agli intenti dell'economia a difesa dei propri interessi, vorrebbe dire che una delle tre componenti di fatto non esisterebbe. Di conseguenza non si potrebbe nemmeno parlare di sostenibilità.

I contrasti sono dunque importanti per uno sviluppo e un futuro sostenibile nel nostro spazio alpino. Ne sono la fonte. Come affermava il sociologo e filosofo tedesco Ralf Dahrendorf, scomparso pochi anni fa, i conflitti possono essere la forza motrice di uno sviluppo positivo della società. Ma per questo è necessario che economia, ecologia e socialità li affrontino a viso aperto, cercando il dialogo e delle soluzioni condivise.

Niccolò Nussio, direttore de ilbernina.ch

 

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