La trasformazione

Tras-formazione

Tra me e te

di Luciana Nussio

traformazione change chance 1280

Per fortuna lo scorrere del tempo ci permette di trasformarci in continuazione.

È questione di tempo
e di come trascorro il tempo
e di quanto sono in grado di osservare
e di quando mi accorgo anche di un minimo cambiamento
È allora che io, insegnante
VEDO
PERCEPISCO
DOVE
QUANTO e
QUANDO
TI SEI TRAS-FORMATO

bambina triste felice 1280

Per fortuna lo scorrere del tempo ci permette di trasformarci in continuazione.

Siamo sempre in divenire e in quanto tali abbiamo la possibilità di essere sempre in formazione. Ci trasformano gli scolari che conosciamo lungo il nostro cammino e loro si trasformano con noi. Trascorrendo del tempo con loro permettiamo che avvengano nuovi processi di trasformazione.
A volte le trasformazioni più importanti, però, sono notate dalle persone che per un periodo di tempo non vedono gli scolari. Come insegnante è bene ogni tanto fermarsi a riflettere e osservare. Fermarsi per capire che il bambino che avevamo di fronte è cambiato grazie alle nuove competenze che ha acquisito e alle tante esperienze vissute.

adulto guarda ragazzo 1280

La giusta distanza in questo caso nascosta in tre lettere: TRANS, che significa: al di là, permette all’insegnante di capire e diventare consapevole del cambiamento nello scolaro.

Occorre una distanza giusta di spazio e di tempo per fare in modo che nuove conoscenze abbiano la possibilità di mettere in atto delle trasformazioni nell’individuo.

orizzonte autunnale 1280

Per un bambino la scuola è un luogo nuovo dove è possibile acquisire nuove conoscenze. Lavorando e giocando sul dove, sul come, sul quanto e sul quando i bambini crescendo piano piano si trasformano sempre.

Ma si sa che le nuove terre possono disorientare, spaventare e a volte i ragazzi a scuola possono avere dei blocchi o delle regressioni di fronte ad argomenti sconosciuti. Le regressioni però permettono di poggiare nuovamente su terreni conosciuti e sicuri per poter ricostruire la forza di tornare ad evolvere mettendo in atto nuove trasformazioni.

Il compito di ogni insegnante, secondo me, è quello di usare le parole e gli sguardi giusti per comunicare in modo corretto qualsiasi cosa ad uno scolaro, perché è nella qualità della comunicazione che avvengono le trasformazioni sane che permettono ad una persona di crescere dentro e fuori!

È come cantano i bambini del coro dell’Antoniano,
c’è una parola che ha il potere di aprire tutte le porte,
trasformare i bronci in sorrisi, spazzar via ogni tempesta e far brillare il sole.
È la parola con cui accogliere ogni gesto affettuoso,
dal più piccolo al più significativo...

UNA PAROLA MAGICA: GRAZIE!

Back to top
Condividi