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Care lettrici - Cari lettori

Sei in Valle è un contenitore culturale, un trimestrale che lancia con questa periodicità dei temi stimolanti, intriganti. Li lancia come una sfida per i nostri collaboratori che scrivono nella propria rubrica dedicata e per chi ci legge, mosso da una sana curiosità. A voi la scelta! Leggere partendo da un tema o farlo consultando la rubrica che più vi interessa.

Un futuro migliore?

Cerchiamo una relazione sana tra scuola e famiglia

di Luciana Nussio

scolari dipingere 1280

«Non insegnate ai bambini, la vostra morale è così stanca e malata, potrebbe far male…» così cantava Giorgio Gaber.

Quanto si è trasformata la famiglia e quanto la scuola sta cercando una nuova e sana collaborazione per riuscire a stare dentro una società in continua trasformazione? …
Una volta famiglia e scuola erano due istituzioni nettamente separate. C’era un silenzioso rispetto reciproco certo, ma c’era comunicazione? Esisteva collaborazione? Direi proprio di no.

Anker Die Dorfschule von 1848 1896

Die Dorfschule von 1848, Albert Anker

Ho avuto la fortuna di vivere la scuola sia come scolara che come insegnante e devo ammettere con grande piacere che sia a scuola che in famiglia oggi la comunicazione violenta non viene più tollerata!
Tanti anni fa le violenze che quotidianamente si perpetuavano in diverse famiglie e all’interno di diverse aule scolastiche venivano taciute. Si peccava di omertà e tutti insieme si continuava a mentire, creando così una società malata intrisa di inganni.

Il mio desiderio per un futuro eticamente corretto è quello di riuscire a creare una relazione sana fra scuola e famiglia in modo da favorire un terreno fertile dove tutti i membri coinvolti possano avere uno sviluppo psichico sano. I bambini devono riuscire a distinguere il bene e il male per capire poi da grandi quali sono le scelte “ giuste” da fare, giuste secondo loro e non secondo i loro insegnanti o i loro genitori.

Salviamo l’onestà, la trasparenza e la fiducia, discutiamo di giustizia e avremo modo di intrecciare relazioni costruttive con il prossimo. Che il prossimo sia uno scolaro o una scolara, un papà o una mamma poco importa, l’importante è che il nostro agire sia sempre improntato sul rispetto e così avremo adulti pieni di speranza in un futuro migliore.

Articoli del tema precedente

Le parole

editoriale | Strumenti per essere

di Gloria Ciapponi

occhio variopinto 1920

«Vi erano fasci di diversa luce sul culmine dell’arco, come punte di una corona, e ardevano. L’arco scorreva lungo le zone vicine del cielo, sfavillava leggermente e si spostava con delicati guizzi nel vasto spazio».
tratta dalla novella «Cristallo di rocca» di Adalbert Stifter

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Parole in fila

La fotografia delle sillabe

di Andrea Basci

pentagramma basci 1920

Lascio che se ne vadano, senza briglie, lascio che il fiume di parole attraversi dritto i pensieri e che le più importanti riposino in anse nascoste.

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Tra IA e poesia

Cura e potere - distruttivo e creativo - della parola

di Gaia Missarelli

bergonzoni alessandro 1689

Alessandro Bergonzoni

«Con la parola mi sento altrista, basta artista. Altra arte, arte degli altri, con gli arti, per gli altri, altrimenti. Ecco la parola crealtà: io non voglio dimenticare la realtà ma filosoficamente voglio crearne un’altra, la crealtà, che non esclude la prima ma inventa la seconda».
Alessandro Bergonzoni

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Ti voglio bene

Tre parole magiche... 

di Gina Grechi

bleeding heart 1425870 1920

Spesso ho bisogno di dire «ti voglio bene» alle persone a cui voglio bene. È un'esigenza che cerco di soddisfare immediatamente, perché mi appaga moltissimo e perché, certe cose… non vanno mai rimandate!

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Testimonianze datate 1944

Dal Corriere dei Piccoli alle lettere dal fronte

di Luca Villa - SECONDA PARTE

4 cartolina stalag X B

Nel Corriere dei Piccoli numero 26 del 25 giugno 1944 si racconta di Marta, una signora anziana che siede nei banchi di scuola insieme ai bambini poiché sta imparando a leggere e a scrivere.

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Testimonianze datate 1944

Dal Corriere dei Piccoli alle lettere dal fronte

di Luca Villa - PRIMA PARTE

1944cdp22grande cop

Un titolo, una data, una descrizione, uno scritto: le parole presenti in un oggetto raccolto, danno un valore aggiunto a quanto collezionato.

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